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Bonus Figli Disabili 2022

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Bonus Figli Disabili 2022

Bonus Figli Disabili 2022

Destinatari e requisiti. Cosa c’è da sapere e come fare richiesta per il contributo fino a 500 euro mensili.

Dal 1° febbraio è possibile fare richiesta per ottenere il Bonus fino a 500 euro mensili destinato ai genitori con a carico figli con disabilità. Si tratta di un contributo che non concorre alla formazione del reddito ma cumulabile con il reddito di cittadinanza e con l’assegno unico universale per i figli.

Con il decreto del 12 ottobre 2021, emanato dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, sono state individuate le disposizioni attuative dell’articolo 1, commi 365 e 366, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di Bilancio 2021), che prevede un contributo per i genitori disoccupati o monoreddito, facenti parte di nuclei familiari monoparentali, con figli a carico aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60 per cento. Il citato decreto ministeriale disciplina i criteri per l’individuazione dei destinatari, le modalità di presentazione delle domande di contributo e di erogazione della misura in oggetto.

Caratteristiche generali

Il bonus figli disabili è dunque un’importante novità di natura fiscale nell’ambito delle disabilità. Tale contributo, erogato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, prevede una quota mensile che va da un minimo di 150 € per figlio disabile fino ad un massimo di 500 €. Esso spetta, previa domanda, a partire da gennaio ed essendo stato disposto per il triennio 2021/2023 ha anche una validità retroattiva, nel senso che una volta presentata e accettata la domanda, si otterranno anche le mensilità arretrate. Inoltre, non concorre alla formazione del reddito ed è cumulabile sia con il reddito di cittadinanza che con l’assegno unico universale per i figli (DPCM 159/2013).

Quest’ultimo assicura infatti alcune maggiorazioni per i figli disabili che andrebbero a contribuire alla somma spettante dopo la richiesta del nuovo bonus.

In particolar modo, l’assegno unico prevede una maggiorazione per ciascun figlio minore disabile di valore variabile a seconda del grado di disabilità:

  • 105 euro al mese per i figli non autosufficienti
  • 95 euro mensili per figli con disabilità grave
  • 85 euro mensili per figli con disabilità media.

Priorità, requisiti, destinatari

Lo stanziamento complessivo disposto dallo Stato per il progetto è pari a 5.000.000 di euro annui per il triennio 2021/2023 e il pagamento del bonus INPS per figli disabili viene accreditato ogni mese. Questo sempre che il genitore abbia inoltrato richiesta e la domanda sia stata accettata.

In caso di un eccessivo numero di domande e risorse insufficienti, le priorità verranno stabilite in base ai seguenti criteri: si darà preferenza ai redditi ISEE più bassi e, a parità di reddito, si guarderà al grado di disabilità; quindi, la gradazione parte dai figli minori non autosufficienti a quelli con disabilità grave e, infine, con disabilità media.

Possono richiedere il bonus esclusivamente i nuclei familiari composti da un solo genitore con uno o più figli a carico con una disabilità riconosciuta non inferiore al 60%, che non abbia un lavoro o il cui reddito da lavoro dipendente non superi la soglia di 8.145 euro all’anno o 4.800 euro all’anno se lavoratore autonomo.

Gli importi del contributo dipendono dal numero di figli affetti da disabilità presenti nel nucleo familiare. E vanno da un minimo di 150 euro ad un massimo di 500 euro e sono così suddivisi: 150 euro al mese per 1 figlio disabile; 300 euro per 2 figli disabili; 500 euro per più di 2 figli disabili.

Come richiedere il bonus INPS per figli disabili: la procedura

Con il messaggio 31 gennaio 2022, n. 471 l’INPS comunica che dal 1° febbraio è online il servizio telematico per presentare la domanda di fruizione del contributo per genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità.

Per i cittadini la procedura è disponibile accedendo al servizio Contributo genitori con figli con disabilità, mentre i patronati possono trovare il servizio all’interno di Servizi per i Patronati.

Per accedere alla procedura è necessario disporre delle credenziali SPID almeno di II livello, CIE o CNS.

Una volta effettuato l’accesso la procedura da seguire è la seguente:

  • accedere al menu “Prestazioni e servizi
  • selezionare la voce “Servizi
  • cliccare su “Contributo genitori con figli con disabilità

Per inoltrare correttamente la richiesta è necessario:

  • indicare il codice fiscale del figlio o dei figli con disabilità
  • indicare il metodo di accreditamento del Bonus: bonifico domiciliato presso un ufficio postale oppure accredito sul conto corrente, carta ricaricabile o libretto postale;
  • allegare copia della dichiarazione dei redditi.

Si ricorda, inoltre, che il bonus, qualora spettante, può essere richiesto anche per il 2021 ma solo durante l’anno in corso e non oltre. In questo caso, durante la procedura per l’invio della domanda, è necessario “sèuntare” la voce “dichiaro di voler presentare domanda anche per l’anno 2021”.

Una volta trasmessa la domanda, per rinvenire la ricevuta con il numero di protocollo, bisogna andare nella sezione “Ricevute e provvedimenti”. Nella medesima sezione sarà, inoltre, possibile consultare lo stato della domanda e il suo esito di rigetto o accoglimento.

In alternativa, la richiesta del bonus si può inoltrare sia rivolgendosi a un patronato, sia utilizzando il contact center dell’INPS telefonando, gratuitamente da rete fissa, al numero verde 803.164 oppure a pagamento dal cellulare al numero 06 164.164.

Decadenza, revoca e sospensione

Il bonus figli disabili può decadere, essere revocato o sospeso a seconda delle situazioni che si possono verificare.

La decadenza è prevista qualora sopraggiunga il decesso del figlio o del richiedente, così come in caso di perdita della potestà genitoriale o dell’affidamento a terzi.

Qualora, invece, il figlio venisse ricoverato temporaneamente in un istituto di cura di lunga degenza o in altre strutture a totale carico dello Stato, il genitore che gode del beneficio ha l’obbligo di inviare apposita comunicazione e l’Istituto provvederà alla sospensione del bonus. 

Infine, è bene verificare di possedere i requisiti richiesti per legge, pena la revoca del bonus e la restituzione delle somme indebitamente ottenute.

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